La vera figata? Farsi il panettone in casa. Come tentare la grande impresa

Di Lucia Ferrini

Non è facile, ma si può comunque tentare. Ecco i nostri consigli per provare a sfornare anche a casa un ottimo panettone tradizionalenull

Dopo un anno trascorso ad allenarci con torte, pizze e pagnotte varie, il momento è finalmente giunto: il nostro nuovo obiettivo si chiama «panettone preparato a casa con le nostre manine», da impastare, sfornare, fotografare e diffondere in ogni modo possibile sui social alla faccia della prof di chimica secondo cui non avremmo mai combinato nulla di buono nella nostra vita. Facile? Ecco, non esattamente. Per riuscire a realizzare qualcosa di anche solo tutto sommato accettabile servono pazienza, abilità e precisione.

La prima, in fin dei conti, dovremmo riuscire a dimostrarla, visto che di recente non c’è tutto questo gran da fare nel tempo libero. Per la seconda dobbiamo confidare nell’esperienza accumulata nel corso degli anni, potenziata dall’allenamento intensivo della scorsa primavera, quando il panetto di lievito era più difficile da trovare delle sneaker del Lidl. Per la terza, invece, proviamo a seguire alla lettera la ricetta che ci arriva dritta dritta dagli amici de La Cucina Italiana, e che abbiamo riportato qui sotto con tutte le avvertenze del caso. E se non dovesse venire? Poco male, in fondo si può sempre barare ricorrendo a un panettone già pronto, artigianale o industriale che sia. L’importante resta sempre e comunque non darla vinta a quella di chimica.null

La ricetta del panettone

Ingredienti per due panettoni da 500 g, così magari almeno uno ci riesce bene

315 g di farina 0
200 g di burro
165 g di zucchero
200 g di canditi misti
110 g di uvetta ammollata in acqua e Marsala
30 g di miele
12 g di lievito di birra fresco
9 tuorli
1 limone
Vaniglia, lievito madre, sale, olio di semi

Ok, se la lista degli ingredienti non ha già generato un terrore sufficiente per chiudere la pagina e fare un salto in pasticceria, procediamo con le operazioni preliminari. Pesiamo 250 g di farina e 100 g di zucchero. E teniamo tutto lì, un attimo, con calma. Accendiamo l’impastatrice, che sì, serve per forza, e nella sua ciotola facciamo sciogliere 90 g di lievito madre in 100 g di acqua. A questo punto prendiamo la farina e aggiungiamone un po’, con un cucchiaio di zucchero e il lievito di birra al seguito. Piano, poco per volta.

Iniziamo dunque a impastare. Aggiungiamo il primo tuorlo, un cucchiaio di zucchero e riprendiamo a impastare. Poi, a mano a mano, anche gli altri tuorli, l’altra farina e l’altro zucchero, fino a quando le nostre due ciotole iniziali non saranno vuote. Fatto? Ottimo, andiamo avanti. A questo punto prendiamo 90 g di burro morbido e già diviso in tocchetti e ri-impastiamo affinché il burro si assorba per benino. E il primo traguardo lo abbiamo raggiunto, ma non cantiamo vittoria.null

Prendiamo adesso un contenitore cilindrico, sufficientemente alto e sufficientemente unto con olio di semi. Versiamoci dentro l’impasto e lasciamo lavorare il lievito, fino a quando il volume complessivo non sarà triplicato. Quindi niente fretta, si aspetta e basta.

Riprendiamo l’impastone lievitato e rimettiamolo nella ciotola dell’impastatrice, che pensava di aver già lavorata abbastanza e invece no. Riprendiamo due ciotole con 65 g di zucchero e 65 g di farina, ma teniamo a portata di mano anche l’acqua. Aggiungiamo all’impasto 30 g di acqua e 30 g di zucchero preso dalla nostra ciotolina, insieme a un cucchiaio di farina. Impastiamo, quindi aggiungiamo a poco a poco il resto della farina e dello zucchero, alternando a tutto anche 4 tuorli: con l’ultimo tuorlo mettiamo anche 3,5 g di sale, quindi il miele e altri 80 g di burro morbido a tocchetti. E impastiamo ancora, fino a quando tutto non si sarà amalgamato. Ci siamo quasi. No, non è vero, scherzavamo.

Prendiamo a questo punto altri 30 g di burro – ci perdoni il nutrizionista -, l’uvetta strizzata, i canditi, la scorza di un limone e i semi del baccello di vaniglia. Uniamo tutto quanto al nostro preparato, e impastiamo per un minuto affinché si distribuiscano in modo più o meno uniforme: a questo punto lasciamo riposare per circa 30 minuti, e vediamoci una puntata di qualcosa su Netflix.null

Mettiamo in pausa, prendiamo l’impasto, dividiamolo a metà cercando di essere abbastanza precisi, quindi copriamo i due panetti con una pezzuola da cucina. Possiamo tornare alla nostra serie per altri 40 minuti. A questo punto chiudiamoli singolarmente all’interno di un sacchetto alimentare, impostiamo il forno statico a 30° e lasciamoli lievitare ancora un po’, fino a quando il loro volume non sarà raddoppiato. Togliamoli quindi dal forno, togliamo pure dai sacchetti, e lasciamoli riposare per altri 30 minuti. Serve pazienza, l’avevamo detto come primissima cosa, quindi niente lamentele.

Procediamo quindi con la famosa incisione a croce sulla superficie, mettiamo i due panetti dentro gli stampi di carta e quindi completiamo il tutto con un fiocchetto di burro. Inforniamo per 40 minuti a 165°, forno statico, e alziamo la temperatura a 175° negli ultimi 10 minuti. Un timer ci potrà senz’altro aiutare. Sforniamo i nostri panettoni che a questo punto dovrebbero essere meravigliosi, ma prima di affettarli e verificare che sì, effettivamente potremmo candidarci per la prossima stagione di Bake Off Italia, infilziamo le basi con stecchini di legno e lasciamoli riposare a testa in giù per almeno 8 ore. Una notte, per capirci. La colazione del giorno dopo, se siamo giunti fin qui come da programma, sarà senza alcun dubbio memorabile. Iginio Massari who?