News – Coronavirus, lo studio americano che aveva previsto tutto: “Virtualmente potrebbero esserci 150 milioni di morti”

epa08153861 Children wearing protective masks queue at a check-in counter at the Changi Airport in Singapore, 23 January 2020. Budget carrier Scoot has cancelled its daily flight to Wuhan, China after the city was locked down by Chinese authorities following the coronavirus outbreak. As of 23 January, there have been nearly 600 cases and a total of 17 reported deaths in China. Passengers arriving from China in Singapore are subject to temperature screening and will isolate pneumonia patients who have a history of recent travel to China. EPA/WALLACE WOON

Un’università americana aveva presentato alla Casa Bianca una simulazione su un virus simile a quello di Wuhan. Una coincidenza incredibile, dato che lo studio della John Hopkins University risale ad appena tre mesi fa e ha in qualche modo anticipato l’arrivo delcoronavirus. Come scrive Il Giornale nell’edizione del 29 gennaio, la simulazione serviva per dimostrare che il mondo non è ancora pronto a difendersi dalle pandemie e per avvertire le autorità che senza un piano preventivo non si va avanti.

A distanza di tre mesi, quell’esercitazione teorica presenta analogie forti con il coronavirus e serve a far riflettere, ma mette anche un po’ di paura. Sì, perché nella simulazione il virus era stato sottovalutato all’inizio e, partendo dalla Cina, era riuscito ad espandersi in tutto il mondo con effetti nefasti anche sull’economia globale. La finta pandemia seguita anche dalla Casa Bianca e basata su proiezioni realistiche per l’incapacità di sviluppare un vaccino entro i primi venti mesi aveva provocato virtualmente 150 milioni di morti in tutto il mondo, ovvero circa il 2% della popolazione. Ovviamente è irreale pensare che il coronavirus possa anche solo avvicinarsi a cifre così disastrose, anche perché dopo l’iniziale sottovalutazione del fenomeno il dispiegamento di forze per arrestare l’epidemia è stato imponente. Ma lo studio americano dimostra che senza la necessaria preparazione contro virus del genere si rischia il disastro.