
La coppia ha ricevuto soldi in regalo ma non li ha versati il giorno dopo: per l’erario è evasione. Poi la beffa: arriva una sanzione da 4mila euro

Una vicenda assurda che vede due giovani sposivittime del fisco matto. Giulia e Nicola, considerata ora una coppia di evasori abili, si sposano il 25 ottobre del 2014: piuttosto che ricevere il classico servizio di argenteria, ottengono 9mila euro cash. Una cifra importante, considerando soprattutto la vita che hanno davanti e i tanti obiettivi da raggiungere. Ringraziamenti, baci, abbracci e lacrime. Lacrime che però diventano amare quando arriva la formula dell’accertamento da parte dell’erario: le buste contenenti i soldi vanno sotto inchiesta. Il tutto perché la donna parte per una borsa di studio e deposita il denaro un mese dopo il sì; l’uomo invece si reca in banca 15 giorni dopo. Ma per gli ispettori si tratta di un tempo eccessivamente lungo: il sospetto è che quei contanti siano frutto di una piccola evasione.
Sembra un’assurdità ma purtroppo è un vero e proprio incubo, come spiega Giulia: “L’assistente tributarista ci ha detto che non avevamo strumenti per dimostrare quello che affermiamo. E l’onere della prova spetta a noi”. Dunque il contribuente, accusato di aver nascosto imponibile, deve provvedere a raccogliere e poi mostrare tutte le prove per accertare la propria onestà. Altrimenti viene considerato colpevole.
“Stato maniaco”
Per i giovani inizia una serie di incontri, tra domande e richieste. E spunta un dubbio pazzesco: amici e parenti potrebbero aver staccato gli assegni per nascondere i guadagni non dichiarati da parte degli sposi. Il fisco arriva addirittura a dubitare che il matrimonio sia stato celebrato, nonostante siano stati presentati il biglietto di auguri, le partecipazioni e la data incisa sulla fede. Ma per il fisco non fa fede. Ed ecco che arriva anche la beffa: “Non siamo stati in grado di fornire prove sufficienti. Ed è arrivata la sanzione di 4mila euro. Come se fossimo evasori”. E ora Giulia, sorridendo, spiega: “La prossima volta solo argenteria. Molto meglio”.
L’incredibile storia, raccontata in un servizio della trasmissione L’aria che tira sul La7, ha scatenato la dura reazione da parte di Giorgia Meloni: “La repressione fiscale verso gli italiani sta raggiungendo vette finora rimaste inesplorate. Ascoltate la surreale storia di Nicola e Giulia: considerati dal fisco una coppia di abili evasori a causa dei regali che hanno ricevuto nel giorno del loro matrimonio”. La presidente di Fratelli d’Italia, sui propri profili social, ha concluso: “Un altro episodio, l’ennesimo, di uno Stato maniaco che si dimostra debole con i forti, ma forte con i deboli. Basta!”.

Giorgia Meloni ن✔@GiorgiaMeloni
Repressione fiscale verso italiani sta raggiungendo vette inesplorate. Ecco la storia di Nicola e Giulia: considerati dal fisco una coppia di evasori per i regali ricevuti per il loro matrimonio. Ennesimo caso di uno Stato maniaco debole con i forti ma forte con i deboli. Basta!
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