News – Un nuovo misterioso virus cinese si trasmette da persona a persona. Italia in allerta

Il misterioso virus cinese si trasmette da persona a persona

Già 224 i casi ufficiali e tre le vittime. Gianni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità: «Non possiamo escludere la possibilità che il virus possa arrivare in Europa e in Italia» 

Un rinomato esperto della Commissione della salute pubblica del governo di Pechino cinese, Zhong Nanshan ha confermato che il misterioso virus simile alla Sars, che si sta diffondendo in Cina, è trasmissibile da persona a persona. L’origine del virus sembra essere stata individuata in un mercato del pesce a Wuhan, ma secondo Zhong, intervistato da Cctv, anche coloro che non hanno visitato la città cinese possono aver contratto il virus, simile a quella Sars che tra il 2002 e il 2003 fece almeno 650 morti in Cina e a Hong Kong. Di fronte all’emergenza sanitaria il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto «sforzi risoluti» contro la diffusione del nuovo coronavirus. Facendo il punto della situazione Xi, segretario generale del Partito comunista cinese e a capo della Commissione militare centrale, ha sottolineato come «priorità» la sicurezza e la salute della popolazione, invitando a migliorare la comunicazione e il coordinamento con l’Organizzazione mondiale della Sanità e Paesi come Hong Kong, Macao e Taiwan per unire gli sforzi nel frenare la diffusione del virus

I contagi 

Sono oltre 139 i nuovi casi ufficiali di contagio del nuovo virus misterioso segnalati in Cina nel solo fine settimana. Il bilancio aggiornato alle 18 locali di oggi, lunedì 20 gennaio, indica 224 casi di polmonite da nuovo coronavirus: 217 confermati e 7 sospetti dall’inizio dell’epidemia. Il patogeno, che non è ancora stato battezzato ma ha la sigla (nCoV) fa parte della famiglia della SARS ed è un coronavirus che si manifesta con i sintomi della polmonite. Il focolaio dell’epidemia , come già segnalato, è partito da Wuhan città di 11 milioni di abitanti. I primissimi pazienti avevano segnalato di essere venuti in contatto con il mercato del pesce della città (chiuso il 1 gennaio) ma ora la faccenda si fa più complicata perché ormai le infezioni si moltiplicano e soprattutto hanno passato i confini. Tre per ora i decessi, 36 le persone che versano in gravi condizioni. Casi sono stati segnalati al di fuori di Wuhan, due a Pechino e uno Shenzhen e anche al di fuori dalla Cina, in Thailandia, Corea del Sud e Giappone.

Possibile arrivo in Europa

Sulle modalità di contagio fino a pochissimo tempo fa non c’era chiarezza e anche l’Oms era rimasta cauta sulla possibilità si trasmissione interumana affermando che non c’erano ancora prove certe. Ora però arriva la conferma da un rinomato scienziato cinese, che già si occupò di contrastare la temuta Sars, che il virus si trasmette da uomo a uomo come aveva ipotizzato anche il direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di Sanità, Gianni Rezza all’Ansa: «È verosimile che possa esserci stata una trasmissione interumana, da persona a persona, del coronavirus in Cina, anche se per ora è molto limitata. Al momento non possiamo escludere la possibilità che il virus arrivi pure in Europa o Italia; l’importante è identificare e isolare i casi. Se si interviene con rapidità si può infatti bloccare la diffusione, isolando gli infetti e procedendo alla quarantena dei contatti, ma è chiaro – conclude – che questo si può fare solo se gli infetti non sono tanti». 

Le stime

Le stime dell’Imperial College, secondo cui sarebbero circa 1.700 i casi reali in Cina legati al misterioso virus collegato alla Sindrome acuta respiratoria «sono verosimili» secondo Rezza: «I cinesi hanno già identificato circa 200 casi da quando è partito l’allerta, quindi il numero stimato dall’Imperial College potrebbe essere vicino alla realtà». 

Casi triplicati

L’aumento dei casi, più che triplicati in pochi giorni, accende nuovi timori anche se il governo centrale ripete che la situazione è sotto controllo. Si pensa che il nuovo coronavirus sia stato trasmesso per la prima volta all’uomo da animali infetti, forse tra le bancarelle del mercato centrale di Wuhan che vende pesci e animali selvatici. Alcuni pazienti non hanno però di recente frequentato questo luogo per questo è possibile che i focolai dell’infezione potrebbero essere più di uno. Un dettaglio questo che rende particolarmente complicato tracciare il percorso del virus.

Coronavirus: il caso della Sars

In genere, chiarisce Rezza, «per i coronavirus la trasmissione interumana può essere possibile: in casi come quello della Sars, tale trasmissione si è dimostrata più efficace poiché il passaggio uomo-uomo è risultato più facile; in altri casi, come per il coronavirus medio-orientale, tale trasmissione interumana è stata invece più limitata poiché legata solo a contatti molto stretti. È dunque possibile che anche per questo nuovo tipo di coronavirus ci possa essere stata trasmissione interumana anche se limitata». Secondo l’esperto, infatti, «il fatto che casi si siano verificati anche fuori dalla Cina e dalla città di Wuhan, centro del focolaio, induce a pensare che da Wuhan si sia determinata una certa trasmissione, ed è inverosimile che sia riconducibile al solo bacino animale. 

Capodanno cinese e aeroporti

Tre aeroporti americani hanno cominciato a controllare i passeggeri provenienti dalla Cina e le autorità sanitarie ritengono inevitabile che qualche malato possa arrivare negli Stati Uniti, perché sono cominciate le vacanze del Capodanno lunare e almeno 7 milioni di cinesi andranno in vacanza all’estero. Controlli sono in corso anche a Fiumicino sui tre voli settimanali provenienti da Wuhan. Come previsto dal Regolamento Sanitario Internazionale, all’aeroporto di Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aerei provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici e il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento all’Istituto Spallanzani.