News / Tv – La vincitrice di Masterchef: “ Non avevo detto in famiglia di avere vinto. Lo hanno scoperto dalla tv. Volevo si emozionassero “.

La 31enne segretaria catanese, vincitrice dell’ottava edizione del cooking-show, si prepara a cambiare la sua vita

“Non ho detto nulla in casa: la famiglia ha saputo della mia vittoria dalla tv. Volevo che provassero la mia stessa emozione, perché fino alla fine non immaginavo che sarei potuta essere io la vincitrice”. A distanza di poche ore dalla proclamazione televisiva come vincitrice di MasterChef 8, Valeria racconta di aver vissuto l’ultimo mese chiusa in casa a scrivere il suo primo libro di ricette che uscirà l’11 aprile. Non ha invece ancora deciso come impiegherà il resto della vincita, ovvero i centomila euro. Sa che cambierà vita, anzi in qualche modo l’ha già cambiata, perché ora inseguirà il suo sogno, quello di lavorare in una cucina, di stare con le mani in pasta.

Ancora non sa se sarà nel suo ristorante o in quello di qualcun altro. Di certo resterà vicina a casa, a Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania. Di certo è felice: “Ora ho la possibilità di fare un infinito giro di giostra. Ho superato tanti ostacoli anche se ogni volta pensavo di non essere all’altezza. Mi sono resa conto solo alla fine del percorso che avevo fatto”. Aveva un tarlo però la vincitrice, che le rodeva da quando lo chef David Muñoz le aveva detto che era brava, però un po’ lenta. “Così alla fine ho preparato un piatto in più rispetto agli altri: sei piatti per dimostrare che quando c’è da essere veloce, lo posso essere più di tutti”.

Che avesse qualcosa in più lo si capiva non solo dalla tv, ma anche dalla balconata, posizione di “privilegio” per Alessandro che è stato l’ultimo eliminato di questa edizione a un passo dalla finale. “Dall’alto si vedeva che Gilberto e Valeria avevano una marcia in più. Mi spiace per Gloria, ma si vedeva chiaramente che non c’era paragone con quello che stava facendo Valeria in particolare”. A firmare la vittoria, il piatto che ha entusiasmato i giudici, quella guancia di vitello e gambero crudo con bisque al Marsala e giardiniera di radici e germogli. E anche questo, ma con piacere, lo deve ancora a David Muñoz. “È stata una folgorazione, un assaggio che mi ha fatto fare lo chef nella sua cucina e che mi ha fatto scattare qualcosa in testa. Non sapevo che sarei arrivata in finale, ma ho cominciato a costruire mentalmente il mio piatto, quello che mi ha fatto vincere”.

Rosica ancora Gilberto, nonostante siano passati un po’ di mesi dalla registrazione della finale. Ma difende ogni sua scelta. “È una gara e purtroppo andata così. Sono entrato senza tante aspettative: la cucina era una passione, il modo per passare una serata con gli amici. Non ero convinto potesse essere il mio futuro. Invece mi sono appassionato un sacco e non ne voglio più uscire. Di certo non la facevo così difficile. Ci sono state prove che sinceramente non so come ho fatto a portare a termine. Ma l’esperienza è stata bellissima e reale”.

Nessun rimorso su atteggiamenti un po’ sopra le righe e nessuna amarezza per i commenti che ha letto sui social. “Io sono andato a Masterchef per vincere, non per fare amicizia. Dal programma sono uscito per quello stronzo del gruppo, ma non ho visto nessuna forzatura, sono così. A casa possono confermare. A volte forse ho forzato un po’ il limite e forse essere un po’ meno diretto mi sarebbe stato più utile. Ma non volevo recitare un ruolo, volevo essere me stesso e lo sono stato. La cosa che più mi importa non sono i commenti sui social, che poi sinceramente non mi hanno fatto alcun effetto e che ho anche smesso di leggere, ma l’averci provato fino alla fine”.

Un po’ di rammarico invece per Gloria. “La mia finale è stata un po’ sottotono. Me ne sono resa conto soprattutto rivedendo la puntata. Per me comunque è una vittoria. Non importa per i premi. Un passo alla volta faremo tutto. La mia vita cambierà lo stesso: il mio futuro è in cucina. Sto salutando i miei colleghi di lavoro”.

Ad avere le idee più chiare, non a caso, è il più giovane del gruppo. “Voglio viaggiare e imparare molte cose – dice Gilberto – ho studiato molto quando ho saputo che sarei entrato nei 20 concorrenti di questa edizione, ma non basta. Perché se prendo a modello uno chef stellato, so di non sapere nulla a confronto. La mia ambizione è alta e sono pronto a darmi da fare”. Nessun contatto però ancora con il mondo della ristorazione, nemmeno con lo chef Locatelli con cui era stato paparazzato in occasione di Identità Golose a Milano qualche settimana fa. “È stata solo una coincidenza, una casualità. Ci siamo incontrati e abbiamo chiacchierato un po’”, conclude il ragazzo.

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