
Il 20enne che ha investito le due ragazze su Corso Francia è ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale plurimo. Le esequie delle due amiche fissate per il 27 dicembre
Pietro Genovese, il 20enne che ha investito su Corso Francia a Roma Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, è agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio stradale plurimo. La notte dell’incidente, avvenuto tra il 21 e il 22 dicembre intorno alla mezzanotte, il giovane aveva un tasso alcolemico di 1,4 nel sangue (il limite stabilito dalla legge è di 0,5 grammi per litro) oltre a tracce di varie sostanze stupefacenti e in passato era stato trovato in possesso di droga per uso personale. A notificare la misura decisa dal gip sono stati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale.
L’autopsia eseguita il 23 dicembreha confermato che Gaia e Camilla sono morte sul colpo per lo sfondamento della scatola cranica causato dall’impatto con l’auto guidata da Pietro Genovese. Sul corpo sono state trovate altre fratture ma non segni di trascinamento: il che esclude l’ipotesi che siano state colpite da altre auto, come invece avevano riferito alcune testimonianze nei giorni successivi all’incidente. A esame concluso, i legali hanno chiesto e ottenuto il nulla osta alla restituzione delle salme alle famiglie, che domani faranno celebrare i funerali delle due ragazze insieme.