News: Matera sotterranea, l’installazione sonora è pura poesia

‘Echi d’acqua’: Matera sotterranea si veste di installazioni sonore d’arte Ultima chicca della Capitale Europea della Cultura: cinque compositori hanno creato un percorso artistico che esalta spazio e suono in uno dei luoghi più suggestivi della città. L’installazione a cura del Centro Ricerche Musicali. Apertura al pubblico fino al 20 gennaio 2020 Tweet 20 DICEMBRE 2019 Il suono e l’acqua protagonisti nel cuore profondo di una città unica. Matera si congeda dal ruolo di Capitale Europea della Cultura 2019 con una proposta originale.

L’associazione LOXOSconcept e la Fondazione Matera Basilicata 2019 presentano la parte più importante del progetto di sound art IN ViTRØ – artificial sonification: l’installazione sonora Echi d’acqua nel Palombaro Lungo di Matera realizzata dal CRM – Centro Ricerche Musicali. Fino al 20 gennaio, l’ingresso sarà possibile con il passaporto di Matera 2019.

Utilizzando le particolari caratteristiche acustiche e gli elementi architettonici del Palombaro lungo, la celebre cisterna sotterranea che attraversa il centro della città ed emblema degli antichi sistemi di raccolta delle acque, si arricchisce di cinque percorsi artistici, visivi e musicali, che concorrono alla valorizzazione dell’intera area. Echi d’acqua è curata dai compositori Michelangelo Lupone e Laura Bianchini, con la partecipazione dell’architetto Emanuela Mentuccia, cui spetta la cura delle ambientazioni plastiche e luminose delle cinque installazioni.

Echi d’Acqua è l’ultima parte del progetto IN ViTRØ – artificial sonification, che si è snodato lungo tutto il 2019 con l’obiettivo di portare la sperimentazione sonora nella città di Matera e in altri luoghi della Basilicata. Il progetto, coprodotto dall’associazione LOXOSconcept e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e realizzato con il sostegno del Fondo Etico della Bcc Basilicata, ha proposto una serie di attività che hanno avuto come filo rosso l’indagine sul suono. Il progetto IN ViTRØ – artificial sonification è stato ideato dall’associazione culturale LOXOSconcept, project leader per lo sviluppo del programma culturale di Matera 2019, diretta da Giulio Colangelo. LOXOSconcept è attiva da alcuni anni nella realizzazione di installazioni artistiche e opere intermediali e organizzatrice del MA/IN -MAtera INtermedia Festival (festival di musica contemporanea e arti digitali che coinvolge artisti da tutto il mondo).

La presenza dell’acqua, le forme architettoniche, la geometria del percorso, l’incidenza percettiva della materia muraria e del colore, la suggestione dei fenomeni di riflessione acustica, e i delicati disegni della luce, hanno ispirato il lavoro di cinque compositori – Laura Bianchini, Giulio Colangelo, Alessio Gabriele, Silvia Lanzalone e Michelangelo Lupone – a creare un percorso artistico che esalti la relazione tra visione e ascolto, lo spazio e il suono, sollecitando nel visitatore una partecipazione emozionale che permetta di riscoprire le caratteristiche del luogo, rinnovato e magnificato rispetto alla sua originaria funzione. Lo svolgersi temporale della musica nelle diverse installazioni, diffusa da particolari sistemi elettroacustici, sottolineando l’eterogeneità degli spazi, consente inoltre di attualizzare e reinventare la memoria percettiva, così da rinnovare la memoria storica del luogo. La narrazione percorre dunque cinque tappe, ognuna caratterizzata da una specifica installazione sonora, composizione musicale e ambientazione luminosa. Cinque compositori, con diverse peculiarità stilistiche ed estetiche, realizzano momenti d’ascolto caratterizzati sul piano espressivo da tipologie di materiali musicali eterogenei nel ritmo, timbro e frequenze. La prima installazione, Suono Curvo, posta in una cavità in prossimità dell’ingresso, introduce il visitatore al percorso d’ascolto. È composta da Planofoni, superfici vibranti in legno armonico di diverse dimensioni e coloratura. I Planofoni diffondono il suono in modo coerente e omogeneo su tutta la superficie, con caratteristiche dipendenti dalla qualità della materia e dalla geometria della forma. La musica di Laura Bianchini utilizza la vibrazione leggera del legno per disegnare traiettorie di suono lungo le superfici piane ed ottenere risonanze che si fondono con l’ambiente circostante. La seconda installazione, Superficie Riflettente, presenta due grandi pannelli a forma di trapezio in vetro sintetico, stagliati sull’alta parete, come degli schermi, per consentire di ampliare i lobi di irradiazione del suono di due sorgenti poste alle loro basi, e offrire all’ascoltatore uno scenario esteso, non localizzato, entro il quale sono però percepibili le traiettorie o i movimenti del suono variati in profondità e larghezza. La musica di Giulio Colangelo propone figure sonore di primo piano e sfondo, dando luogo ad una scena musicale modulante. La terza installazione, Angolo in Eco, è collocata in un suggestivo incavo lontano dal pubblico. Adagiata sulla superficie dell’acqua si compone di tre diffusori sonori di diverse dimensioni non visibili al visitatore. La musica di Alessio Gabriele accoglie voci e suoni della natura per increspare in trame polifoniche di suoni evanescenti che si proiettano dalla superficie limpida e buia nello spazio sotterraneo, fino a quando, ondeggiando, traspaiono in un infinito labirinto sonoro. La quarta installazione, Flussi Emergenti, è composta da sette piccoli Olofoni in miniatura, proiettori sonori che galleggiano sull’acqua e che realizzano una diffusione musicale brillante e dettagliata. La musica di Silvia Lanzalone si genera a partire dalla trasformazione dei suoni dell’acqua, resi evocativi e sognanti, e si sviluppa sulla variazione dei loro ritmi interni, sublimati in una danza senza tempo. La quinta installazione, Grotta Risonante, è composta da Planofoni® in diversi metalli – rame, ottone, alluminio – che si adagiano sulla parete di fondo della grotta assecondandone la forma. La musica di Michelangelo Lupone tratta materiali sonori vocalici trasformandone il timbro in un’articolata polifonia che, sfruttando la radiazione multidimensionale delle superfici metalliche, rende libera la posizione d’ascolto del pubblico nello spazio circostante.